Nell’ambito di un’agricoltura sostenibile, la difesa fitosanitaria integrata deve avere come obiettivo prioritario la riduzione dell’impiego dei principi attivi, i quali devono essere scelti, tra quelli che garantiscono una efficace protezione delle colture, in funzione del minor impatto nei confronti dell’uomo e dell’ambiente.
Il ricorso ai fitofarmaci dovrà essere inoltre limitato mediante l’applicazione di mezzi di difesa alternativi (agronomici, fisici, genetici, biologici) e, quando disponibili, di modelli previsionali, privilegiando quando possibile la prevenzione.
Per ciascuna coltura oggetto di Disciplinare sono evidenziate:
- le avversità riconosciute pericolose nella Regione
- i criteri secondo cui valutare l’opportunità degli interventi ed il loro tipo
- le sostanze attive (s.a.) ammesse per la coltura
- criteri d’impiego delle s.a. ed eventuali limitazioni d’uso
Le “Norme tecniche” dovranno garantire una gestione fitosanitaria efficace e a basso impatto ambientale; esse riguardano la decisione di effettuare o no un trattamento, la scelta del momento ottimale di intervento e l’individuazione dei mezzi di difesa, fatte salve le deroghe richieste al Servizio tecnico Agronomico della Regione Umbria.